Visualizzazione post con etichetta Sensazioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sensazioni. Mostra tutti i post

domenica 23 giugno 2013

Il roseto

Rifugiarsi qui, in questo giardino fiorito, fa sentire un pò come un'Alice che scopre il roseto della Regina di cuori, o anche di essere inciampata per caso in quel giardino segreto di cui Burnett ci racconta.
E pensavo che quando avrei postato queste foto sul blog avrei raccontato di quante varietà di rose ho visto, dei loro colori, dei loro profumi; eppure sto qui a riguardar le foto e riesco a non pensare a nulla se non al silenzio. Perché ero così quel pomeriggio, mentre camminavo in quel giardino, me ne stavo in silenzio a guardarle lì con i loro cartellini che ne indicano storia e tipologia, ad osservare tutte quelle persone intente a instagrammarle, "Vieni che ci facciamo una foto e la metto su facebook".
E io ero lì ed ero altrove, perché non era poi così tanto simile a un giardino segreto, se attorno a me c'era tutta quella gente arrivata lì per il mio medesimo motivo.. E non avevo segreti da lasciare lì, perché a volte i nostri segreti non sono al sicuro neanche dentro di noi.
Ma la luce, lei si, era incantevole, e allora non ho potuto fare altro che chiudere gli occhi, mandare giù un respiro e riaprirli per prendere anche io una piccola porzione di quel giardino, e portarlo poi qui con un post sul blog.


domenica 31 marzo 2013

Sorridimi ancora, non ho più niente da aspettare

Pasqua con un'ora in meno quest'anno, poco primaverile o non come tutti si aspettano sempre, a lementarsi di continuo se non piove abbastanza, o se piove troppo, se nevica, se è freddo, se è caldo troppo in anticipo.. Perché si stava meglio quando si stava meglio, quando in tasca avevamo 5 lire e non 2 euro, quando Natale era con i tuoi e Pasqua anche, quando eravamo bambini che volevamo essere grandi, quando i grandi volevano tornare bambini e mangiare tanti gelati.
Pioggia di maccheroni a tavola, dolci, pasticcini...pance grasse, gonfie, il caffè per digerire meglio, per saltare la pennichella perché ti aspetta il giro dei parenti, gli auguri, tanti sorrisi finti, le uova dal gusto sbagliato e la sorpresa sempre brutta..
E le foto, su foto, su foto, mai sviluppate, archiviate da qualche parte, dimenticate, il chiasso in salotto.. Ciao mamma devo uscire, faccio un giro con gli amici.. Vado su per la collina o al mare, che poi magari ci scappa un bel tramonto.. Il vento sulla spiaggia, seduti sui ciottoli, telefonate per gli amici lontani, che ti mancano, risate nostalgiche.. Ci rivediamo tra un pò forse, siamo sempre in tempo per rimediare, per mettere a posto quello che sembra sia stato montato nel modo sbagliato; in fondo anche un mobile Ikea ti da più possibilità, prima o poi ci sarà la volta giusta in cui il tuo nuovo acquisto sarà come deve essere.. Che se poi il cuore non fa storie, ci sorrideremo senza odiarci, ci daremo un abbraccio, non come quelli scritti in un messaggio che assume mille toni, ma di quelli che ridendo ancora davanti a un tè avremo mille cose da raccontarci, perché forse abbiamo ancora qualche alba da disegnare su quel muro che divide le nostre strade ..

Qualcosa resta. 

Il tempo sì, ci ruba 
e poi ci asciuga il cuore
Sorridimi ancora
non ho più niente da aspettare..


lunedì 14 gennaio 2013

Rincorrere le onde sulla riva


Il mare mi aiuta a pensare, a volte. O almeno ad alleggerirmi dentro..
Il modo in cui le onde si lasciano andare sulla riva, mi riporta alla mente certi flussi di pensieri, l'alternarsi una dopo l'altra o un paio insieme, alcune più lente e silenziose, altre più feroci e sonore.
Sento che i miei pensieri non sono soli, non muoiono spiaggiati sulla riva della mia mente, ma ascoltano quel suono costante di acqua salata che arruffa la sabbia, la penetra e torna indietro, senza mai stancarsi, senza mai arrendersi.  

mercoledì 25 luglio 2012

Finestre

Ieri sono arrivata da mia sorella, a Roma, per spezzare il mio viaggio verso la Sicilia mi sono fermata qui due notti.. Sul tardi, ora di andare a dormire, io avevo troppi pensieri in testa e la luce fuori da quella finestra mi ispirava a qualche scatto, pochi. Forse è la finestra stessa, mi piacevano le linee scure che contrastavano con la poca luce che entrava, mi piaceva il rosa delle tende, l'alone luminoso che si creava intorno.
Mi piaceva il silenzio, i suoni contonui di una città che apparentemente dorme, che forse sono quelli di tutte le notti.. 

domenica 15 aprile 2012

Dove si scioglie il cielo

A volte mi domando se c'è un confine tra il cielo e il mare.. Paiono sfiorarsi, entrare uno nell'altro, scambiarsi flussi di materia che scivola oltre la linea dell'orizzonte.
È quì che si scioglie il cielo, un fantasma nell'aria, ossigeno, pioggia, respiro. Le onde disegnano ali sull'acqua, si arricciano verso la riva, volano a mezzaria...
Mi piace immaginare tutto come un puzzle, dove ogni cosa si incastra con perfezione.




giovedì 12 aprile 2012

Aprile sull'isola

A Pasqua mezza Italia era invasa dal mal tempo, mentre io stavo in Sicilia a godere di un clima un pò pazzo... Sole, vento, nuvole, freddo, caldo, microgoccioline. Pasqua è passata come le altre feste, ma almeno ero qui sulla mia isola...e la luce come sempre non mi ha delusa.
Mancava qualcosa a queste vacanze, ma manca da un pò. L'assenza è una dissonanza nel cuore che non può guarire. Ma quei colori non sbiadiscono dalle mie fotografie interiori, ogni immagine è già un ricordo che richiama altri ricordi, e nel vento non svaniscono.
Mi basta guardare l'Etna, trafitta da una lama di luce prima del tramonto.
E' qui che ti sento.


mercoledì 4 aprile 2012

Apnea

Svegliarsi adesso da una dolce apnea, sciogliere i nodi, sciogliere i capelli dentro una luce feroce. Ricordiamo ogni singolo istante andanto ma mai perduto, scivolato in fondo a un eco di flebili dissonanze.. Sembra scorrere lento il tempo, una continua pausa B sulla macchina della vita, dentro la stanza, sotto questo cielo.
La luce lascia delle scie come fosse notte, come fossero i fanali accesi di un'automobile in corsa, eppure i colori sono pastellati, morbidi, un pò annebbiati dal nostro fiato sotto ogni sospiro.
Ci svegliamo con la testa pesante, la luce così accecante da non avere voglia di aprire gli occhi.. Stringiamo ancora l'ultima percezione di sogni che ci è rimasta tra le mani, l'afferriamo e cerchiamo il cuscino..cerchiamo l'altra mano.
E' giorno eppure non ce ne accorgiamo, da quella sottile pellicola di smog tra la terra e cielo. Un sospiro, uno sguardo sfuggente.. Un abito nuovo, un appunto sul taccuino.
E' apnea, o nostalgia.


venerdì 30 marzo 2012

L'acchiappaluce

Catapultati di colpo in una calda Primavera, che ci porta 3 mesi in avanti con anticipo, anche la luce in questi giorni ci catapulta di colpo in una stagione che quasi sembra una stagione appena inventata.. Colpa forse della neve, dell'inverno rigido e cappriccioso.
Mi ricordo che eravamo qui neanche due mesi fa, a camminare sul bianco, a sentire le mani gelarsi, a ricoprirci di strati.

I colori di questa nuova primavera promettono bene, anche la luce lo fa.. C'è un nuovo albero in fiore, lì da qualche parte... Bisogna solo trovarlo.


lunedì 12 marzo 2012

She keeps control

Questo rullino in bianco e nero era destinato a un primo sviluppo "indipendente", rimasto poi troppo tempo (almeno per me, quasi un mesetto) a prendere polvere...ho deciso di portarlo a sviluppare per scoprirne il risultato.

Non è il primo bianco e nero che faccio su pellicola, ma è come se lo fosse, dato che è il primo 35mm fatto con la Nikon F75 e le mie lenti. In pratica è stato uno scattare in casa, con il mio modo di gestire la luce, le aperture e tutto il resto.

Ilford delta 3200. Mi incuriosiva tanto l'alta sensibilità di questa pellicola, che per me - che sono sempre alla ricerca di una forte fonte di luce - significava avere già luce sulla pellicola ancora prima di realizzare lo scatto. Ho avvertito un pieno controllo quasi come se scattassi "a occhio nudo".
Quello che mi ha lasciato senza fiato, è il modo in cui gli scatti sembrano rubati ad un vecchio film. Forse sono le luci della sera, o i momenti rubati e intrappolati sopra la pellicola... Non lo so. Ma rivedere questi fotogrammi mi ha fatto sentire il tempo frammentarsi sotto i piedi.

By the way, queste sono le foto, questo è il mio film.

Buona visione :)



lunedì 9 gennaio 2012

Golden hour in Winter

Il mare d'inverno, la luce fragile e calda sulla sabbia, il mare che avanza e indietreggia ogni volta... i granelli di sabbia brillano come un cielo totalmente stellato, un cielo dorato..e la luce si scompone di ogni frammento ridisegnando con leggerezza ogni istante, ogni occasione..Già, ogni fotografia è un'occasione offerta dal tempo...puoi afferrarla, catturarla o lasciarla fuggire.
Ma se l'afferri, se la catturi, ti resta sotto pelle come un'ambronzatura nell'anima che rimane lì fino alla prossima avventura.

Golden hour in winter

lunedì 12 dicembre 2011

Never let me go

Scoprire di aver terminato tutti i portra 400 che avevo e trovare la scatola vuota è stato come scoprire che hai finito i tuoi biscotti preferiti quando hai ancora fame... Mi era rimasta solo una pellicola lomo dell'anno scorso, iso 100, temevo di rimanerne delusa...ma mi son dovuta ricredere :) mi ci sono divertita moltissimo, sperimentando sulle doppie esposizioni, sfruttando gli iso bassi per osare a massima luce e maggiore contrasto.

Le ultime foto le ho scattate al mare lo stesso giorno che abbiamo realizzato il video di due post fa :)La luce invernale su quella spiaggia su cui ultimamente mi ritrovo spesso a camminare, dove riesco a sentirmi a casa, dove la luce non mi tradisce mai ma mi stupisce sempre.


lunedì 28 novembre 2011

Taste of vertigo in a winter beach

Ci troviamo su questa spiaggia, dove è già inverno per noi, la sabbia è fredda, il sole cala, le figure si scompongono e ricompongono in una soffusa luce, frammentata, onirica. Ci perdiamo dentro vertigini, sogniamo ad occhi chiusi anche da svegli, tracciamo sulla sabbia linee, cerchi, orme che verrano cancellate e ritracciate all'infinito.
Il mare sa ascoltare i nostri silenzi, sa rapire i nostri sguardi, quelli che abbassiamo, che volgiamo altrove per non guardarci.. E poi il sapore, il sapore di vertigine infinita, perchè è quando chiudi gli occhi, è quando sei distratto che ti sorprende...
Ed è quando poi ti volti a guardare che il tempo ha cancellato il sole dall'orizzonte, per un'altra notte.
. per un'altra fotografia..



Questo video è stato realizzato da me e Darcy con una Olympus E-P1 + nikkor 50mm f/1.4 :)

mercoledì 9 novembre 2011

Le luci della Milano elettrica

Milano ispira e un pò disorienta.
Qualche settimana fa ho passato due giorni nella grigia città Lombarda, che poi di quel grigio che neanche troppo e non dispiace. Poi ho avuto il piacere di conoscere di persona due fotografe bravissime e dolcissime, Lauretta e Paola, e di passare con loro dei piacevoli momenti fotografici e non :)

Son partita con la convizione di tornare a casa tanto ispirata da Milano, ma quello che mi è rimasto dentro sono stati i momenti trascorsi con le persone che erano con me..
Di scatti ne ho fatti veramente pochi e molto a caso, da raccontare fotograficamente ho veramente poco, meno di quanto mi aspettassi appena ho messo piede sul primo treno.
Ma dentro ho tante cartoline della memoria che resteranno lì sempre.. La nebbia, i gatti, Nina, Mao, la luce in quella magica casa, persone che compongono questo mondo un pò buffo, le strade milanesi, i negozi, la gente per le strade, le voci, il tram, la quotidianità di una città che pulsa senza disturbare...

Anche Milano, anche un pò a caso, regala delle belle fotografie.


lunedì 10 ottobre 2011

Simmetrie.

E' solo il suono di una voce, un profumo, dei passi sulle scale, quella musichetta canticchiata, la smorfia di quel sorriso accennato, le ciglia che nascondono un'occhiata.. Sono solo pensieri intrecciati, paralleli, elastici, un pò annebbiati, ma visibili...Il colore della camicia, i bottoni tra le dita, le lentiggini disegnate, le note di un paio di stelle che svaniscono con l'arrivo dell'alba.. E' solo la buonanotte di un telefono, quando hai già spento la luce, i contorni di quella casa in cima alla collina, i contorni di un’assenza, di una dissonanza.. E' solo una crepa sul muro, una grondaia scrostata sotto le parole sbagliate, dietro i discorsi bisbigliati di un vestito a righe, di qualche timida parola tra le pagine di un quaderno..

Se sai dove trovarmi, allora vienimi a cercare.