domenica 23 giugno 2013

Il roseto

Rifugiarsi qui, in questo giardino fiorito, fa sentire un pò come un'Alice che scopre il roseto della Regina di cuori, o anche di essere inciampata per caso in quel giardino segreto di cui Burnett ci racconta.
E pensavo che quando avrei postato queste foto sul blog avrei raccontato di quante varietà di rose ho visto, dei loro colori, dei loro profumi; eppure sto qui a riguardar le foto e riesco a non pensare a nulla se non al silenzio. Perché ero così quel pomeriggio, mentre camminavo in quel giardino, me ne stavo in silenzio a guardarle lì con i loro cartellini che ne indicano storia e tipologia, ad osservare tutte quelle persone intente a instagrammarle, "Vieni che ci facciamo una foto e la metto su facebook".
E io ero lì ed ero altrove, perché non era poi così tanto simile a un giardino segreto, se attorno a me c'era tutta quella gente arrivata lì per il mio medesimo motivo.. E non avevo segreti da lasciare lì, perché a volte i nostri segreti non sono al sicuro neanche dentro di noi.
Ma la luce, lei si, era incantevole, e allora non ho potuto fare altro che chiudere gli occhi, mandare giù un respiro e riaprirli per prendere anche io una piccola porzione di quel giardino, e portarlo poi qui con un post sul blog.


mercoledì 19 giugno 2013

Racconto di un pranzo

Che di raccontare non ha nulla, in verità. Ma si sa, quando mi prende l'attacco fotografico mentre cucino c'è ben poco da fare: giro intorno al piatto, quel povero malcapitato, in preda alla foga, e non posso sedermi a mangiare se non ho prima scattato le foto che ho in testa.

Chissà poi cos'ha questa luce da ispirarmi tanto, questo tavolo, quella sedia, la finestra nella mia stanza, in questa casa che all'ora di pranzo è fresca poi subito calda, anche se apro la porta e bevo un pò d'acqua. Però qui il tempo non si ferma, com'era prima di arrivare, viaggia veloce il doppio e non voglio stargli dietro, mi lascio solo trasportare.

...E poi, finalmente, mi siedo a mangiare.

Buon appetito a me