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sabato 15 dicembre 2012

Berna [1° parte]

Di solito, quando non scrivo da tanto, inizio i miei post con "E' passato molto tempo blabla", ma questa volta sembra passato un secolo da quando ho smesso di raccontare quì, di postare le mie cartoline di luce. Eh si.
Il guasto alla macchina fotografica era permanente e mi sono dovuta arrangiare per un pò di tempo, provando a "forzarla" fino ai suoi ultimi scatti (la torta di mele ne è un esempio).
Per fortuna questa "pausa" è durata poco, tra un bellissimo viaggio in Svizzera, a Berna, dove mio zio mi ha concesso l'utilizzo della sua Canon 7D, e il ritorno in Italia con l'immediato acquisto di una nuova macchina fotografica. Eh già, non mi sono data neanche il tempo di arrivare in casa che sono scappata immediatamente al Fotoamatore per andare a prendere la D90.
Tutto è iniziato il primo giorno di Novembre, quando il treno si è fermato alla stazione di Berna: ho sentito subito l'aria di casa. Le luci sulle strade, il tram rosso, i binari che brillano sotto le luci della città. Al 17° piano di un edificio, un appartamento caldo che si affaccia su un bosco, ma è buio e ascolto solo i racconti dei miei zii, più un là Westside, il centro commerciale, lì da qualche parte la fermata del tram che porta in centro.
Il mattino dopo si va in centro, mio zio mi affida la sua 7D, ed io non esito ad iniziare a fotografare in giro. Graziosi negozi ricavati da vecchie cantine, i tetti spioventi delle case, la cattedrale (bellissima al suo interno, ma non possibile da fotografare), gli orsi in riva al fiume, gli schiaccianoci di legno, i portici...
Il giorno dopo un altro giro in centro, questa volta ad ammirare la città dall'alto, visitare il palazzo del parlamento e ritrovarci lì davanti un meraviglioso spettacolo di luci colori e musica proiettati sulla facciata.
Adoro l'architettura di quegli edifici, delle finestre, delle strade; adoro alzare gli occhi e perdermi nelle luci delle insegne, il design azzeccato, le vetrine addobbate ad autunno, piene di fogli, ghiande, legni...
Era ancora Novembre, ancora Autunno, eppure riuscivo a avvertire il profumo del Natale, a Berna.

Erano passati ancora due giorni, eppure mi sentivo già come fossi a casa... :)

Le foto sono davvero tante, "purtroppo" non son riuscita a contenermi :D

sabato 28 aprile 2012

Piovevano stelle attraverso la luce

Reduci da una festa a sopresa del giorno prima, per la quale ho preparato le cupcakes di cui poi pubblicherò ricetta e foto, il 25 aprile è stato lento mettersi in viaggio per la meta decisa.. Siam partiti dopo pranzo, carichiamo in macchina, la radio accessa, il sole fuori il finestrino: strade di montagna, destinazione Garfagnana.
Attraversiamo paesini, gli alberi formano sull'asfalto delle ombre sinuose che si intrecciano e camminano seguendo la strada, le curve veloci.. Ci fermiamo qualche minuto, poi ripartiamo verso la montagna, dove ci aspetta una distesa di neve che inghiottisce i campi, attorno alberi di un colore intenso...
Le palle di neve volano a mezzaria, una battaglia tutti contro tutti, tante risate, c'è da sentirsi solo bene in tutto questo. E poi a sfidare il freddo e la neve alta, a piedi nudi sui granelli di ghiaccio. L'asfalto sembra brillare qui al confine, su una linea immaginaria risplende una luce calda che ha i toni di un tramonto interminabile.
Adoro questa sensazione... Vorrei perdermi in quei boschi adesso, risalire la neve correndo, affondando le dita lì in mezzo, per sentirmi viva.


sabato 15 ottobre 2011

Il tempo, il mare, e un paio di scarpe nuove.

Il tempo non aspetta mai nessuno. Fingiamo di dormire, di sognare altri cieli, altri mondi, ma siamo sempre lì ad un punto di fine o di partenza.
Quanto tempo ancora continuerai a chiudere gli occhi su quelle note di stupore che ti suggerisce il cielo? Aspettare troppo a lungo porta via la riva, l'alta marea cancella quelle isole disegnate sotto la sabbia. E quando ti volterai a cercarle, potrai solo immaginarle, ricordarle forse, ma non le troverai.

Adesso che quest'ossigeno mi riempe i polmoni, mi sento più leggera, mi alzo a camminare.
Resta pure lì o vai nella direzione opposta.

In fondo sono solo un paio di scarpe, che hai indossato per non restare a piedi nudi.

i used to dream.