Vogliamo tutti sentirci parte di
qualcosa. Una città, una passione, un hobby, un sentimento, un colore,
una canzone, un pensiero, un sogno nel cassetto.. Pianifichiamo
traguardi, ne tracciamo il percorso come stanze piene di mappe,
fotografie, citazioni, aforismi, liste di cose da fare, luoghi da
vedere, da ricordare e dimenticare.
Ogni piccolo pezzetto di carta
appuntato su una delle pareti, il colore lo hai scelto tu, lo stile
della poltrona e dei cuscini che hai messo in quella stanza, e libri e
film che ti fanno pensare a quell'idea che piano piano si sviluppa.
Passi le ore in quella stanza, eppure non è una sola in quell'edificio colmo di finestre. Quante volte hai cambiato stanza, sbattuto la porta, lasciata aperta, quante fotografie
hai chiuso a chiave, quante volte hai sentito il bisogno di sbarrare le
finestre per non fare entrare la luce.
La carta da parati ha sempre quell'odore di nuovo,
eppure è lì da un sacco di tempo, non sono molte le persone che l'hanno
vista, che ci hanno fatto scorrere sopra una mano per sentirne la consistenza, che hanno risalito quelle scale, che hanno bussato a qualche porta..